mercoledì 26 ottobre 2016

A' marturana di Mariella. Tramandare la trapanesità.

Iò a' marturana unn'a sacciu fari. 

Mi piace cucinare e mi diletto a preparare e postare sul mioBlog articoli sulle ricette trapanesi, sulle delizie della nostra tavola. 

Ho anche creato una pagina a posta: Mangiamo trapanese...


In ogni caso, nel "mio repertorio" non c'è la ricetta della frutta marturana


L'odore dell'impasto dolce di zucchero, mandorle e aromi col quale si creano i "frutti", ovviamente, mi riporta al periodo ri' morti. 


Sapete ci sono odori che non riportano alla mente solo ricordi, ma in generale periodi, pezzi di vita. 


Mi ricordo con "dolcezza"... il sapore della marturana mangiata il giorno dei morti. Noi la compravamo dalla pasticceria Rinascente o da Bellezza o da Renda o da Culicchia. Avevamo ampia scelta a quei tempi al Centro storico, al Rione San Pietro.

Chiamarlo prodotto tipico locale è limitativo e limitante. Tipiche della Sicilia sono le mandorle che in primavera colorano le valli occidentali e orientali. Tipico è fare le forme della frutta o degli oggetti di uso comune. Il ricordo della marturana mangiata quel giorno è parte del mio modo di essere. 



Proprio da Culicchia c'erano i pupi ri zuccaro. A me non li hanno mai regalati. Me ne parlavano mia madre e mio zio in quelle sere d'estate affacciati al balcone che era tradizione nell'immediato dopoguerra regalarli ai bambini di quei tempi per i qualu i dolci erano un regalo ancora gradito. 

E poi c'era u giro o Cimitero.

A Trapani la visita dei cari estinti ha un sapore catartico. A "casa mia", non mancava anno che non si facesse. Può sembrare tenebroso, ma in realtà è stato il modo con cui ho avuto fin da piccolo presente il mio albero genealogico, la mia origine. Un di più al "solito" album fotografico. 

Continuare a festeggiare Ognissanti e i morte, oggi è importantissimo. 

I sociologi parlerebbero di un fenomeno sociale collegato alla glocalizzazione (termine usato in luogo di globalizzazione,  di cui non se ne sente più un gran parlare come anni fa,  probabilmente, perchè la stiamo vivendo in tutte le sue forme). 


E ci spiegherebbero che a fronte della tendenza delle società a globalizzarsi, ovvero ad avere sempre più tratti in comune tra di loro, in esse molto spesso nascono e crescono forme di "radicalizzazione" degli usi e dei costumi di una parte dei suoi componenti.


Ecco, allora, che oggi mantenere le tradizioni diventa quasi qualcosa di esistenziale. Per me rimane un modo per dimostrare a me stesso - e oggi anche ai miei figli - di avere un carattere, un'identità.

Siete d'accordo con me che nella marturana c'è molto di più di "dolcetto o scherzetto"? 

Preferisco un po' di marturana, magari su una bella fetta di cassata siciliana, simbolo di sicilianitá... ma anche della mia trapanesitudine

E la colpa di uno dei miei attacchi di trapanesitudine più recenti - che sfociamo in questo post - è di Mariella, una mia cara amica che sa fare a' marturana e me la spedirà. Se volete potete contattarla su fb o cliccare direttamente qui sotto.  


Per concludere il mio post volevo chiarire che qui - sul mioBlog - non troverete la ricetta ra' marturana. Ormai informarsi su come farla è facile con Google. Oppure potete chiederla a Mariella... :-) 

Io continuo "solo" a ricordare. A cercare di tramandare un pezzo di tradizioni trapanesi. 

E a mangiare marturana il giorno dei morti. Il mio modo di vivere le tradizioni della mia terra.

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