sabato 2 novembre 2013

Il campetto dei sogni/2

Il campetto dei sogni è un mio vecchio post del 2008. E' il racconto di un ricordo indelebile della mia infanzia.

Oggi, dopo una brevissima gita a Trapani, ho scovato dagli scatoloni la foto di quel ricordo...




La storia di quel ricordo l'ho già raccontata - dicevo - non mi rimane che raccontarvi la storia di questa foto.


La foto fu scattata nell'estate del 1987. Il mondo era diviso in blocchi. I cellulari non avevano conquistato l'etere. Internet era per pochi elitari. Il Sindaco di Trapani era Augugliaro. Il Trapani Calcio era in serie C2. La Pallacanestro era in Serie B1 d'Eccellenza e giocava ancora alla "Tenente Alberti". Io ero un bambino pieno di sogni...


Fu scattata nell'estate del 1987 dal fotografo del Giornale di Sicilia Guido Bova, fotoreporter che in tanti conoscono a Trapani. La stessa foto finì poi sul Giornale citato come immagine per l'articolo della giornalista Mariza D'Anna, che si era interessata alla storia del ragazzino che aveva scritto al Sindaco per avere un campetto di calcio dove giocare con i suoi amici.


Quelli della foto - quei bambini - non sapevano nemmeno perché si trovassero lì e mi ricordo molto bene che per fare la foto spiegammo al suddetto fotografo dove si trovasse quel posto. Successivamente per scattarla ci spostammo là. Era nella zona dell’ex chiesa prefabbricata di S.Pietro, dove oggi, al posto del campetto, è stato realizzato l’ascensore per l’accesso al Bastione dell’Impossibile. Quello che per noi era "u' maresciallo”. Si raccontava 
che lì - sul Bastione - di notte ci fosse lo spirito di un vecchio marinaio che difendeva ancora le coste trapanesi.

Alfonso, Gaetano, Pietro, Roberto, Agostino, Paolo, Marco, Fabio... della metà di loro non so più nulla... con l'altra metà tengo appesi contatti attraverso i social network e anche il mio blog... come volevasi dimostrare!

E chissà se quel vecchio marinaio, u' Maresciallo, è ancora lì a fare la guardia... o se invece, come tanti di noi, anche lui, se sia andato per "mancanza di occupazione", dato che oggi è ancora più difficile credere nei mostri, nelle creature leggendarie negli animali mitologici, nei miti, nelle leggende e più in generale nei sogni, che per tanto tempo hanno dato all'umanità un orizzonte in più. Magari pieno d'ansia oppure fortunatissimo, ma pur sempre futuro.


La freccia rossa indica il "campetto San Pietro", antistante il Bastione dell'Impossibile, dietro al Tribunale, l'unico campetto di calcio del centro storico negli anni Ottanta e Novanta. Le frecce blu indicano quel che rimaneva della pavimentazione della Chiesa prefabbricata di San Pietro esistente per tanti anni quando dopo il terremoto del '68 la sede storica fu inagibile per molti anni. Alla fine degli anni Ottanta resistevano ancora alcune macerie. Per saperne di più vi consiglio di leggere Avis Stadium, un pezzo di Trapani che non c'è più.
E questo è quel che oggi è il vecchio campetto dove scattammo la foto di inizio post. Manifesto di come a Trapani il cemento ha sempre riempito i buchi della Non Cultura.

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