venerdì 22 dicembre 2017
mercoledì 25 ottobre 2017
Quello che il passato non ha ancora insegnato al Calcio trapanese. Il Trapani Calcio e la crisi di un ambiente
mercoledì, ottobre 25, 2017
serie C 2017/18, sport, Trapani calcio
Vi avviso: questo è un post da moralizzatore. Potresti scocciarvi tra un paio di righe!
A partire dal mio minuscolo blog, tantissimi altri "pseudo" giornalisti, commentatori, opinion leader, blogger e così via hanno iniziato una carriera in alcuni casi sfavillante... se fossero i like a fissare il giudizio sulla bontà delle proprie idee.
Tutto ebbe inizio nel 2011/12 quando il tandem Boscaglia-Faggiano (fuori dal campo) e Mancosu&Company (in campo) raggiunsero la vetta del campionato di serie C, facendogli scoprire una ribalta inesplorata all'ambiente calcistico trapanese. Senza tanta puzza sotto il naso, sottolineo l'ambiente calcistico solo perchè in altre discipline le punte alte, altissime, ancora si toccano E la differenza si vede.
Per collegarmi ad un mio recente post in cui parlavo anche di giornalisti e giornalai, c'è un differenziale evidente tra chi è cresciuto con gli occhi in su a guardare le schiacciate di Reggie Johnson e chi invece era costretto a parlare dell'ennesima occasione storica mancata a Gualdo. Ma anche i primi hanno vissuto periodi "strani" (come per esempio, a memoria, quello del compianto coach Sales).
L'attuale psicodramma calcistico del Trapani calcio - consumato con la rimonta di un Catanzaro "insulso" fino al suo primo gol - dimostra a parer mio due cose.
Uno. I proclami (Morace:"Voglio la serie A"), come anche i non proclami (per esempi di inizio della scorsa stagione) non fanno la forza delle squadre. Piuttosto serve determinazione e sana ambizione. Duole dirlo, quella che non ha mai contraddistinto la proprietà. Nemmeno quando i calciatori in campo hanno raggiunto un traguardo epocale per la città di Trapani, quella agognata serie B. Quelle caratteristiche erano di Faggiano o forse anche di Boscaglia. Da loro in giù, c'era entusiasmo e voglia di farcela. Da loro in su, conti e distaccato controllo.
Due. Noi tutti tifosi del Calcio granata abbiamo vissuto un sogno lungo ben 4 anni. Come quando Cenerentola si trovò nel castello del principe. Il fatto è che quando Cenerentola tornò a casa ricominciò a fare quello che aveva sempre fatto, anche se non le piaceva. Non mi ricordo la parte di quando rimuginava per aver perso la scarpa. Ma quella era una favola, certo. Non dico questo per i fischi del Provinciale, quelli sono "fisiologici ". I tifosi sono contenti quando la squadra vince e si deprimono quando perde. Io non accetto "a' pritisa" di tanti che potrebbero accontentarsi di una squadra forte, che deve trovare la coesione, la forza morale, le dinamiche giuste per ambire alla vittoria finale. Anche Silvio ha detto che Montella non gli piace.... ma, capirai, mentre non poteva decidere l'hanno tenuto!
Dove voglio arrivare... ora vegno e mi spiego....
Cosa il passato non ha insegnato al Trapani Calcio e ai tifosi? Che l'ansia da prestazione (dei calciatori granata) e lo spirito polemico (dei tifosi granata e in essi metto anche i giornalisti) non portano lontano. Anzi a-lontan-ano dall'obiettivo, quale esso sia.
Morale della favola. Non sopporto frasi come "il giocattolo si è rotto", "tutti cose finero", "ma quale Serie B!?!?!", "'n quarta serie emu a gghire a jucare!".... e via discorrendo, come in un qualsiasi bar se ne possono sentire di cotte e di crude...
Dico che ormai la maggioranza dei tifosi di calcio a Trapani è pronta per smettere di ragionare con la pancia e iniziare a vedere le cose come stanno.
E vanno male. E' certo.
Ma non chiedete a Calori - osannato fino a ieri - di cambiare modulo, fare giocare i giocatori in panchina o mettersi la maschera di Pippo in conferenza stampa dopo aver preso tre polpette in 20' da un 3 a 0 che faceva preparare "u joco foco a Marina"!
Non diciamo che i giocatori sono mercenari se giocano male, professionisti se giocano male. La maggior parte di loro ci prova come ognuno di noi prova la mattina a fare del proprio meglio nel proprio ambito
Critichiamo anche duramente, dunque, ma ragioniamoci su prima di dare fiato alle trombe... l'ambiente è in grado di farlo!
Facciamo un passo avanti.... facciamoli produrre... facciamo gli spettatori/osservatori/cronisti diligenti...
Altrimenti andremo verso il basso, da dove dignitosamente proveniamo. Come?Meritatamente? Dipende da noi....
Forza Trapani sempre!
sabato 7 ottobre 2017
Trapani-Reggina, tribolazioni interne passeggere. Obiettivo: vincere!
sabato, ottobre 07, 2017
serie C 2017/18, sport, Trapani calcio
Avrei voluto titolare questo post così: "l'ora della svolta o la conferma dei problemi?".
Ma sarebbe stata solo una trovata giornalistica-pubblicitaria, che lascio agli pseudo-giornalisti trapanesi (senza offesa per i pochi che lo fanno con perizia).
E io non sono un giornalista e faccio tutt'altro per vivere. Mi piace scrivere e lo faccio con un blog. Stento a definirmi un blogger. Lo faccio da pochi anni, ma non pochi da capire che con le parole bisogna stare attenti e inseguire la "vana gloria" mediante loro è effimero.
Capisco quanto per un giornalista possa essere più complicato. Ma ci torno dopo.
Cosa manca quindi a questa squadra? Al Trapani manca il gol!
Quando in una partita crei 10-15 occasioni (subendone solo 1), sbagli un rigore e alla fine negli ultimi 10' la squadra si sente frustrata, manca solo il gol!
Se il Trapani avesse segnato, avremmo avuto molti meno patemi! E tutti in coro ad esultare!
Non è vero che la squadra non ha gioco. In tutte le partite fatte fino a oggi, il Trapani è sceso in campo determinato e grintoso, ma soprattutto equilibrato e ottimamente organizzato. E' vero che che non lo fa per 90', ma probabilmente nemmeno il Milan di Sacchi!
Le cose sono un po' cambiate con l'arrivo di Evacuo, ottimo giocatore, ma ancora fuori forma e in adattamento. Ma è un centravanti da 12-15 gol a stagione. Bisogna dargli tempo.
Ieri in conferenza, Mister Calori è stato fin troppo educato... ma garbatamente ha puntualizzato due tre cose. In sintesi, "ci vuole cinismo, ma ci stiamo provando".
Probabilmente, ai più superficiali ha dato l'impressione di abbassare il tiro ("Sono ragazzi giovani. Ci sono molti ragazzi abituati a vincere, ma altri no""). Io c'ho letto la difesa di un lavoro meticoloso di costruzione di un gruppo vincente che passa anche dalla cura dei singoli. Magari anche dalla difesa maldestra di un ragazzo che ha sbagliato un rigore.
Indecente, secondo me, l'atteggiamento dei giornalisti in sala stampa, che zittiti dallo sfogo garbato di Mister Calori ("io sono rimasto per tentare di vincere il Campionato" ... "le altre vincono 1 a 0 e sembrano vincano per 7 a 0"), ribattevano con argomentazioni puerili ("le da fastidio la convocazione di Minelli in Nazionale", mah!) e sterili ("è inamissibile - addirittura, ndr - il cucchiaio di Murano").
Tutto ciò non serve ad approfondire o a fare informazione, ma ad innervosire l'ambiente. Proprio nel momento in cui, invece, dovrebbe farsi il contrario.
I soliti a salvarsi per stile e argomentazione (i vari Tartamella, Cassisa, Cammarasana, Spanò quando ci va) sono quasi sempre poco incisivi nel taglio delle domande e i loro interventi sembrano essere sempre "in linea". Quasi fosse un problema criticare o chiedere, per l'appunto, indiscrezioni, che però magicamente vengono poi riportate sui giornali o nei servizi TV. Niente di male, fa parte in qualche modo del loro lavoro.
L'unico che pare un po' fuori dal coro è Francesco Francioso che, al contrario, interviene criticamente e a volte anche punzecchia ("Mister, mi aspettavo la sostituzione di Muraro, ma non l'ha più fatta perché ha sbagliato il rigore. Ha messo dentro un centrocampista, Girasole. Ha fatto quello per l'ha fatto entrare?"). Sarà un caso è trapanese d'adozione!
Ora, né io né la maggior parte dei tifosi trapanesi cercano lo stile di Indro Montanelli o Gianni Brera. Ma un po' più di curiosità e meno polemica, probabilmente si!
Le lagne da "bar dello sport" potrebbe essere bello vederle in una trasmissione televisiva che lasciasse libero sfogo (nei limiti) ai tifosi, magari con diretta facebook e possibilità di dialogo critico. Alla Crisicitiello per capirci.
L'ambiente chiede a gran voce il salto di categoria. Ma prima credo sia necessario farlo come mentalità e poi, se possibile e me lo auguro, in campo.
Altrimenti, magari in B ci torniamo, ma da trapanesi di vecchio stampo, saremo capaci di distruggere un giocattolo sul nascere.
Tutto ciò non serve ad approfondire o a fare informazione, ma ad innervosire l'ambiente. Proprio nel momento in cui, invece, dovrebbe farsi il contrario.
I soliti a salvarsi per stile e argomentazione (i vari Tartamella, Cassisa, Cammarasana, Spanò quando ci va) sono quasi sempre poco incisivi nel taglio delle domande e i loro interventi sembrano essere sempre "in linea". Quasi fosse un problema criticare o chiedere, per l'appunto, indiscrezioni, che però magicamente vengono poi riportate sui giornali o nei servizi TV. Niente di male, fa parte in qualche modo del loro lavoro.
L'unico che pare un po' fuori dal coro è Francesco Francioso che, al contrario, interviene criticamente e a volte anche punzecchia ("Mister, mi aspettavo la sostituzione di Muraro, ma non l'ha più fatta perché ha sbagliato il rigore. Ha messo dentro un centrocampista, Girasole. Ha fatto quello per l'ha fatto entrare?"). Sarà un caso è trapanese d'adozione!
Ora, né io né la maggior parte dei tifosi trapanesi cercano lo stile di Indro Montanelli o Gianni Brera. Ma un po' più di curiosità e meno polemica, probabilmente si!
Le lagne da "bar dello sport" potrebbe essere bello vederle in una trasmissione televisiva che lasciasse libero sfogo (nei limiti) ai tifosi, magari con diretta facebook e possibilità di dialogo critico. Alla Crisicitiello per capirci.
L'ambiente chiede a gran voce il salto di categoria. Ma prima credo sia necessario farlo come mentalità e poi, se possibile e me lo auguro, in campo.
Altrimenti, magari in B ci torniamo, ma da trapanesi di vecchio stampo, saremo capaci di distruggere un giocattolo sul nascere.
Godiamoci una squadra da vertice in un Campionato difficile e dignitoso.
Io me lo faccio bastare. Forza Trapani sempre!
#votapertrapani nel contest di Eurowings per scegliere il nostro aeroporto come nuova tratta della compagnia tedesca di proprietà Lufthansa.
Io me lo faccio bastare. Forza Trapani sempre!
#votapertrapani nel contest di Eurowings per scegliere il nostro aeroporto come nuova tratta della compagnia tedesca di proprietà Lufthansa.
http://www.vote-and-fly.com/ |
venerdì 6 ottobre 2017
Eurowings chiama Trapani, Trapanesi pregasi rispondere!
venerdì, ottobre 06, 2017
aeroporto, politica trapanese
http://www.vote-and-fly.com/ |
Eurowings, compagnia low cost tedesca controllata da Lufthansa, ha lanciato da qualche giorno un contest per scegliere una nuova rotta da inserire nel piano voli.
E così tra le 10 città europee in lizza, spunta la nostra amata Trapani. O meglio il suo aeroporto, di recente abbandonato dai britannici di Ryanair. Possa Dio averli in Gloria...
"You vote, we fly" è un concorso totalmente libero e gratuito e consiste nell'esprimere una preferenza sul sito predisposto http://www.vote-and-fly.com/.
Prevede una prima fase "eliminatoria" per determinare 3 "finaliste" che nel mese di Ottobre subiranno una nuova "tornata di consultazioni". Sempre on line.
Al momento la nostra città è "al comando" della miniclassifica provvisoria (vedi foto).
Le 10 città in concorso. Al momento Trapani è in testa con il 31,1% dei voti. |
Quindi, cari amici Trapanesi - e non - affrettavi a votare e far votare sul sito http://www.vote-and-fly.com/ e non perdete di vista la situazione.
E soprattutto CONDIVIDETE! Su ogni Social di cui disponete. Parlatene al bar, a scuola con gli altri genitori, con gli amici, con i parenti, chiamate tutti: l'importante è VOTARE TRAPANI!
Non sarà certo l'occasione di rinascita della città, ma almeno una piccola rivincita nei confronti di chi a parte i soldi vede soltanto... i soldi.
Qualcuno obietterà che anche i tedeschi lo fanno per quello. E' certo, ma ci sono almeno 2 motivi per cui votare: il primo per portare altra salutare pubblicità sull'aeroporto e sulla città; il secondo.... vuoi mettere la soddisfazione di vincere!
Votare per Trapani è obbligatorio per tutti i Trapanesi. Solo quelli con la T maiuscola.
#votapertrapani #salutatelacapolista #avolteunagioia #daichecelafacciamo
giovedì 31 agosto 2017
Tra mare, sole e rifiuti: chiacchiere trapanesi di fine estate. Trapani, da dove ripartirà?
giovedì, agosto 31, 2017
Grande città, politica e società, politica trapanese, vacanze
Dopo aver trascorso un periodo agostano a Trapani, anche quest'anno prendo spunto per alcune riflessioni.
Riflessioni che, per la verità, sono di dominio pubblico.
Riflessioni che, per la verità, sono di dominio pubblico.
Il degrado offerto dall'intempestiva raccolta dei rifiuti, specialmente nelle frazioni del litorale trapanese, e una certa dose di maleducazione civica - che ha il suo apice per le vie cittadine in una viabilità urbana "pazzoide" e senza controllo - sono solo la punta dell'iceberg dei problemi trapanesi.
Edilizia bloccata, lavoro giovanile pari a zero, opportunità imprenditoriali o commerciali ridotte all'osso, limitate nel tempo e quasi sempre isolate (e perciò destinate al fallimento)....
Attività culturale evanescente, spesso fine a se stessa o peggio volta a incrementare il consenso dei "soliti noti". A tratti "oscura", per la volontà, quasi piacere, di rimanere nell'ombra. Un vezzo tipicamente siciliano...
Sembrerò scontato ma ricordo sempre che Trapani è, malgrado il mare incantevole e il sole raggiante, al 106° posto della classifica delle città più vivibili d'Italia, al 91° posto della classifica delle province più vivibili d'Italia. Con altre variabili osservate e non sono soltanto il mare e il sole di cui sopra
Certo, amici trapanesi, è sicuramente colpa del Commissario e dei poteri forti, o peggio "occulti"...
Lo Gatto? O Maltese?
Io credo che la città soffra dei mali italici, almeno quanto il resto del Paese.
Io credo che Trapani sia tra le 10 città più belle in Italia. Ed è innegabile che molto di tutto ciò lo si debba al fortunato periodo della Vuitton Cup che ha portato investimenti e notorietà. Al netto dell'inserpentarsi della criminalità, che in un contesto come Trapani e la Sicilia è un fatto tanto ovvio quanto condannabile.
Credo ancora più fortemente che abbia bisogno di maggiore rispetto. In primo luogo dai trapanesi stessi. Quelli che ci vivono tutto l'anno e quelli che - per motivazioni varie - non possono farlo.
E io credo che, oltre il mare, debba imparare a offrire nuove chances, a meno che non ci si voglia accontentare di vivere qualche altro anno sull'onda della "curiosità turistica" e non ritornare - di qui a dieci anni - alla situazione dalla svolta velica (leggasi Vuitton Cup).
Spero in una classe politica cittadina che incarni il desiderio di molti trapanesi di vivere in una città "normale".
Dove non bisogna "abusare di aspirine" per usare l'auto, dove il desiderio di un giro in bici sia realizzabile senza la paura di venire "asfaltati" anche nell'unica pista ciclabile esistente. Dove le fogne reggano per più di una settimana dopo una riparazione. Dove si possa studiare e provare a realizzare le proprie aspirazioni - anche quelle "meno consuete" del medico o dell'avvocato (e non me ne vogliano i miei amici che esercitano con passione il loro mestiere). Dove si parli di Grande Città perché l'unione fa la forza e il campanilismo logora. Dove fare i rappresentanti comunali significhi spendersi per il bene di tutti e non per quello di un paio di numeri civici adiacenti al proprio! Dove dire che la mafia è una merda non sia un problema! Dove si parli di mafia a scuola ai bambini! Dove oltre a fare le vacanze si possa scegliere di vivere! Bene! Tutti! Quanti più possibile!!!
Amministrare non è facile al giorno d'oggi. Ma serve più coraggio. Servono nuove idee. Abbandonando i "tiatrini" inutili...
Ecco, così vi saluto...
Terminato lo sfogo, torno a scrivere di calcio, ricordi e "malancunia" varia!
Con il cuore pieno di Trapani.
Delle sue bellezze e anche delle sue nefandezze.
Ma i sentimenti - come spesso ripeto - non hanno categoria e per me Trapani sarà sempre di serie A.
Terminato lo sfogo, torno a scrivere di calcio, ricordi e "malancunia" varia!
Con il cuore pieno di Trapani.
Delle sue bellezze e anche delle sue nefandezze.
Ma i sentimenti - come spesso ripeto - non hanno categoria e per me Trapani sarà sempre di serie A.
sabato 26 agosto 2017
Serie C 2017-18: Trapani Siracusa, subito derby! Subito competizione!
sabato, agosto 26, 2017
serie C 2017-18, sport, Trapani calcio
Diciamoci la verità... Non è esattamente la stessa cosa.
Anche se la passione, i sentimenti non cambiano certo categoria. Vanno oltre, è sicuro.
E' altrettanto sicuro però che l'ambiente è ridimensionato...
Ad ogni buon conto, il girone in cui siamo finiti - lasciando perdere le riammissioni "ad orologeria" - promette di essere combattuto e vede almeno tre o quattro pretendenti più un paio di clamorose e impronosticabili outsider.
L'organico dall'ultimo mio commento di luglio a oggi è stato ampiamente rivisitato e mi pare di buon livello per la categoria. L'allenatore o lo staff sono anche superiori. E ancora si aspettano entrate e uscite last minute....
Oltretutto oggi si inizia col botto... Trapani Siracusa. Derby sentitissimo tra tifoserie rivali e perciò si entra subito nel vivo del gioco!
Ultimo precedente quello del 2012. In quello sciagurato marzo che ci portò a sfiorare la promozione diretta (che ci fu per lo Spezia) e alla dolorosissima doppia finale con il Lanciano.
Ma questa è un'altra storia... anche perchè poi vennero i gol di Mancosu e Abate, la "quasi finale di Cremosa", la serie B, Cosmi, la finale play-off per la serie A....
E quindi ripartiamo.
Ultimo precedente quello del 2012. In quello sciagurato marzo che ci portò a sfiorare la promozione diretta (che ci fu per lo Spezia) e alla dolorosissima doppia finale con il Lanciano.
Ma questa è un'altra storia... anche perchè poi vennero i gol di Mancosu e Abate, la "quasi finale di Cremosa", la serie B, Cosmi, la finale play-off per la serie A....
E quindi ripartiamo.
Tutti carichi e ansiosi di iniziare un nuovo percorso, una nuova avventura. In un dignitosissimo campionato di serie C 2017-18.
Niente ha una dignità intrinseca. E' una qualità da costruire giorno dopo giorno. Anche nel calcio è così!
Il Trapani calcio sta per disputare la sua "per fortuna" ennesima stagione agonistica nella terza competizione a livello nazionale.
Che ai tempi di mio nonno - ma anche solo quattro anni fa! - era considerata un lusso!
Poi a un certo punto ci siamo prenotati una crociera nel calcio che conta. E abbiamo sfiorato di vincere la lotteria a bordo che ci avrebbe potuto regalare addirittura un soggiorno di lusso in prima classe in una meta inesplorata.
Amici miei, bando alle ciance... finèmula un poco!
Io ho fatto l'abbonamento allo stadio "virtuale" e seguirò a più non posso le prodezze dei nostri ragazzoni vestiti in granata.
Tifando.
Solo quello. Tifando e sostenendo, probabilmente perfino amando!
Il resto sono chiacchiere.
E le lascio ai fanfaroni!!!
Forza Trapani sempre!!!!
lunedì 7 agosto 2017
Trapani, fimmina longha longha
lunedì, agosto 07, 2017
modi di dire trapanesi, poesia, tradizioni, trapanesitudine, video
Trhapani, fimmina longha longha avi seculi chi sparti u’ mari
ti c’appoie comu si t’avissi arripusari.
Trhapani, punta d’Italia, iniziu e fine,
si tterra ri curaddrhu russu comu u’ sannghu ri li vine.
Trhapani na passiàta a Loggia, u’ iucu foco a Marina,
u Scirocco potente chi fa chioviri rina.
Trhapani cu milli ‘mbrogghie e camurriùsa,
senza acqua ri vivire e suvicchiùsa.
Trhapani confusionaria, vai n’arrè comu i curdara,
pare na’ vecchia ca facce arrapacchiàta.
Trhapani, biddrhizza sarvàggia,
si un cardellino n’chiusu ‘nta na aggia!
Trhapani, all’uittime scogghie nun s‘ncontrano sulu ru mari
Ma li speranze ri tutti nuiautri.
Ma li speranze ri tutti nuiautri.
sabato 15 luglio 2017
Calciomercato, Trapani se ci sei batti un colpo!!!
sabato, luglio 15, 2017
Lega Pro 2017-2018, sport, Trapani calcio
In quest'estate di calciomercato infuocato, tra bandiere "strappate" (vedi l'affaire Donnarumma) e bandiere "riciclate" (non vorrei esagerare ma Terlizzi a Paceco mi pare sia assimilabile al caso), per noi tifosi del Trapani fa un po' strano non sentir battere colpi.
Facciamo qualche considerazione.
I progetti della società, infatti, per bocca del Direttore Salvatori, ambiscono a una stagione da protagonisti per un immediato ritorno in Serie B, già dalla prossima stagione.
Ad alimentare le "voglie" del tifo granata, ci sono le "clamorose" vendite dei gioiellini di casa (Coronado già accasato a Palermo e Citro con le valigie pronte; senza considerare Scozzarella e Pektovic a gennaio) hanno riempito i forzieri della proprietà.
Le conferme, infine, di Salvatori e mister Calori, il tandem del "quasi miracolo", l'aggiunta di un paio di acquisti di ottimo livello per la Serie C (nell'attesa che cambi nome io mi prendo la licenza di chiamarla già così), Taugourdeau e Ferretti e la conferma di uno zoccolo duro su cui innestare i nuovi sembravano buone basi per un calciomercato granata di tutto rispetto.
E invece... ad oggi ancora un po' pochino.
Ora, è vero che la sessione di acquisti e vendite finisce a fine agosto, ma è pur vero che la forza del gruppo la si costruisce in ritiro e nel precampionato. La retrocessione dello scorso anno docet.
Insomma, Caccavallo o no, Bocalon o meno, io sono tra quelli che si aspettavano un po' più di vervè.
Senza polemica, ma qualcosina in più a Calori gliela si poteva dare.
In effetti, Trapani è una piazza rispettata e rispettabile nel calcio italiano. Non ambitissima, ma conosciuta per serietà e buona organizzazione generale. I "top", quelli che se la credono, vanno dove ci sono i soldi, anche se momentanei....
Per cui, se il ritardo è dovuto al rispetto degli impegni economici, cioè a non sforare i bugdet per l'esistenza della Società, allora mi accontento di questo.
Una Società come quella attuale per Trapani è non solo un vanto, ma uno "sfogo necessario"!
Tornando al campo, alla fine penso che Polenta e Salvatori faranno un buon calciomercato in linea con gli acquisti già fatti.
Anche se ho qualche dubbio in più per la stagione sportiva.
Lo scetticismo per la Serie C è d'obbligo. Un campionato che i Trapanesi conoscono benissimo e una formula - quella che invece abbiamo vissuto di meno - che lo avvicina più a un limbo dantesco che a un campionato di calcio, a meno di non chiamarsi Parma Calcio ;-).
L'imperativo giusto dovrà essere: pazienza!
Sempre incitando e sostenendo Società, Squadra e Staff, ma mai dimenticando che il Calcio è uno spettacolo... da gustarsi.
Cu ioca ioca sempre forza Trapani!!!
.
Facciamo qualche considerazione.
I progetti della società, infatti, per bocca del Direttore Salvatori, ambiscono a una stagione da protagonisti per un immediato ritorno in Serie B, già dalla prossima stagione.
Ad alimentare le "voglie" del tifo granata, ci sono le "clamorose" vendite dei gioiellini di casa (Coronado già accasato a Palermo e Citro con le valigie pronte; senza considerare Scozzarella e Pektovic a gennaio) hanno riempito i forzieri della proprietà.
Le conferme, infine, di Salvatori e mister Calori, il tandem del "quasi miracolo", l'aggiunta di un paio di acquisti di ottimo livello per la Serie C (nell'attesa che cambi nome io mi prendo la licenza di chiamarla già così), Taugourdeau e Ferretti e la conferma di uno zoccolo duro su cui innestare i nuovi sembravano buone basi per un calciomercato granata di tutto rispetto.
E invece... ad oggi ancora un po' pochino.
Ora, è vero che la sessione di acquisti e vendite finisce a fine agosto, ma è pur vero che la forza del gruppo la si costruisce in ritiro e nel precampionato. La retrocessione dello scorso anno docet.
Insomma, Caccavallo o no, Bocalon o meno, io sono tra quelli che si aspettavano un po' più di vervè.
Senza polemica, ma qualcosina in più a Calori gliela si poteva dare.
In effetti, Trapani è una piazza rispettata e rispettabile nel calcio italiano. Non ambitissima, ma conosciuta per serietà e buona organizzazione generale. I "top", quelli che se la credono, vanno dove ci sono i soldi, anche se momentanei....
Per cui, se il ritardo è dovuto al rispetto degli impegni economici, cioè a non sforare i bugdet per l'esistenza della Società, allora mi accontento di questo.
Una Società come quella attuale per Trapani è non solo un vanto, ma uno "sfogo necessario"!
Tornando al campo, alla fine penso che Polenta e Salvatori faranno un buon calciomercato in linea con gli acquisti già fatti.
Anche se ho qualche dubbio in più per la stagione sportiva.
Lo scetticismo per la Serie C è d'obbligo. Un campionato che i Trapanesi conoscono benissimo e una formula - quella che invece abbiamo vissuto di meno - che lo avvicina più a un limbo dantesco che a un campionato di calcio, a meno di non chiamarsi Parma Calcio ;-).
L'imperativo giusto dovrà essere: pazienza!
Sempre incitando e sostenendo Società, Squadra e Staff, ma mai dimenticando che il Calcio è uno spettacolo... da gustarsi.
Cu ioca ioca sempre forza Trapani!!!
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